Una delle prime domande quando si valuta l’acquisto di una stufa o caldaia a pellet è sicuramente legata al costo del combustibile che servirà per alimentarla: quanto costa il pallet che servirà per far funzionare il riscaldamento? Il mercato del pellet è infatti infarcito di decine se non centinaia di offerte all’interno delle quali è spesso complicato per chi è alle prime armi districarsi.
Il range entro il quale si può trovare del pellet di buona qualità è solitamente tra i 3.5 ed i 6 euro. Per maggiori informazioni ed un approfondimento su come scegliere il pellet per il riscaldamento qui trovate un articolo interessante.
Vediamo insieme quali sono gli accorgimenti che ci possono aiutare nella scelta di un pellet con un buon rapporto prezzo qualità.
primo su tutti la certificazione. Esistono diversi tipi di certificazione per il pellet, tra i principali: ENplus, DIN plus, ÖNORM M7135 ,SN166000 ,DIN 51731. Qui un articolo spiega tutte le differenze nelle varie certificazioni, personalmente sto sempre ben lontano da pellet senza certificazioni, non ha alcun senso risparmiare qualche centesimo a fronte di un prodotto che non è garantito da alcun organismo.
Quanto acquistare il pellet: per esperienza vi dico che vi sono 2 periodi durante l’anno in cui l’acquisto del pellet è particolarmente conveniente: poco prima della stagione invernale quanto tutti i rivenditori per contendersi la clientela offrono promozioni interessanti ed a fine stagione quanto, spesso e volentieri alcuni rivenditori preferiscono svendere il prodotto piuttosto che dovere stoccare un prodotto piuttosto ingombrante che fino alla stagione successiva avrà scarse possibilità di essere acquistato. Consiglio la prima opzione a meno di sconti eccezionali: il pellet è un prodotto che ha una sua deperibilità e che non è proprio facile da stoccare rischiate di avere il garage pieno di un prodotto che non utilizzerete per una decina di mesi e che sarà comunque soggetto probabilmente all’umidità che ne comprometterebbe la qualità.
Quindi riassumendo il consiglio è acquistarlo a ridosso della stagione invernale, il risparmio puo’ essere nell’ordine del 20%
Che formato acquistare: principalmente il pellet viene offerto in 2 formati; il diffusissimo sacchetto da 15 kg ed il megaformato da 1000kg denominato “big bag” ossia grande borsa. Ovviamente acquistando pellet nel secondo formata dovremmo essere in grado di recuperare qualche centesimo sul prezzo ma attenzione. 1000Kg non sono proprio leggeri da spostare, occupano spazio e sopratutto il rischio di problematiche legate all’umidità è dietro l’angolo. Personalmente evito questo tipo di acquisto; ha senso solo se i quantitativi di pellet utilizzati sono molto elevati e lo spazio per lo stoccaggio del prodoto è adeguato.
Dove acquistare: il pellet sta diventando sempre di più un bene comune, se qualche anno fa reperire il pellet era a volte problematico oggi esso è di facilissimo reperimento. In alcune stagioni lo si trova persino al supermercato. Se non vi sono necessità e caratterstiche tecniche particolari da dover soddisfare il mio consiglio è quello di guardare sempre nella grande distribuzione. Le grandi catene di bricolage riescono a spuntare prezzi davvero interessanti vista la mole di prodotti che acquistano dai produttori; attenzione tenete sempre presente che un sacco pesa 15kg, è un elemento veramente importante da tenere in considerazione quando si procede all’acquisto. Trasportare 20 sacchi equivale a trasportare 300Kg il che è costoso e puo’ diventare un problema per la vostra sicurezza Evitate sempre tragitti mediolunghi. Rischiate di perdere tutto il beneficio ed il risparmio.
Un’altra alternativa da vagliare e molto intessante sono i siti web. Acquistare on line ha 2 vantaggi: solitamente il costo è competitivo e soprattutto il prodotto vi verrà recapitato a casa il che è tutt’altro che banale se dovete acquistare qualche quintale di prodotto.
il colore: il colore del pellet non è di per se un indicatore di qualità, è semplicemente legato alla tipologia di legno dal quale proviene. Il pellet proveniente dall’abete è quindi molto più chiaro del pellet proveniente da quercia o latifoglie in generale. Ovviamente ciascuna tipologia di legno ha capacità calorifere diverse e livelli di residui leggermente diversi ma restando su prodotti di qualità la tipologia di legno da cui deriva il pellet non è un elemento fondamentale ai fini della scelta. Unica nota nel caso di legno proveniente da latifoglie controllate sempre i valori riportati alla voce additivi che devono essere assenti o comunque presenti in quantità limitate.