Più comunemente conosciuto come cavolo cappuccio, il cavolo rosso è un ortaggio che a differenze delle verze si consuma sia crudo che cotto. Semplice da coltivare e molto simile nella forma alla verza, questo ortaggio è molto popolare e le numerose varietà si distinguono generalmente per il ciclo colturale e per il colore.
Clima e terreno necessari per la coltivazione
Nonostante esistano delle varietà che possono essere coltivate in primavera, il cavolo rosso è un ortaggio considerato invernale, in quanto non teme il gelo e non ama il caldo, quindi può essere coltivato anche in zone particolarmente fredde.
Per la coltivazione del cavolo rosso il terreno deve essere acido e drenante, inoltre ama i terreni ricchi di concime di natura organica, quindi è consigliabile effettuare una buona vangatura ed una giusta concimazione del terreno a base di letame o compost maturo.
Semina
Il cavolo rosso può essere seminato da gennaio fino a settembre, in base alla varietà scelta e tra i metodi più comuni di semina c’è quello in semenzaio, che prevede il trapianto dopo circa 45- 60 giorni, ma la semina può essere fatta anche in pieno campo. In questo caso è importante mettere più semini nei buchi, in maniera tale da poter evitare di avere delle porzioni di terreno vuote se non dovesse germogliare qualche semino.
In quanto alla distanza da mantenere tra una pianta e l’altra, è consigliabile fare le buchette ogni mezzo metro e di lasciare uno spazio tra le file sempre da almeno 50 cm, in quanto il cavolo rosso forma dei cespi di grandi dimensioni.

Lavori e cure
Il cavolo rosso teme i ristagni d’acqua, ma non ama neanche i terreni aridi, quindi le irrigazioni vanno eseguite con moderazione e avendo cura di non bagnare le foglie, inoltre è opportuno pacciamare, operazione che oltre a consentire alla pianta di avere un terreno sempre umido evita all’agricoltore di dover combattere le erbacce.
Tra le altre operazioni consigliate c’è anche la sarchiatura ed il rincalzo. Attraverso la sarchiatura si ossigena il terreno e si allontanano le erbacce, mentre un leggero rincalzo aiuta la pianta a sorreggersi quando cresce.
Particolare attenzione va riservata anche verso la rotazione colturale, in quanto il cavolo rosso non va piantato in terreni dove sono state coltivate altre crucifere per almeno tre anni, mentre la vicinanza con peperoni, pomodori, melanzane e legumi vari è positiva.

Raccolta ed utilizzi vari
Il cavolo rosso può essere raccolto quando il cespo ha una dimensione abbastanza importante e comunque fino a quando risulta duro e compatto al tatto. Non esiste infatti un periodo preciso per iniziare la raccolta, operazione che può essere fatta anche gradualmente, mano a mano che i cespi crescono.
Ricco di vitamine e minerali, il cavolo rosso si può utilizzare crudo, in insalata oppure cotto, ma è possibile anche creare delle conserve di cavolo rosso fermentato, chiamati comunemente crauti, preparazione tipica dei paesi del nord e base di numerose pietanze.