pompa di calore per piscina
pompa di calore per piscina

La pompa di calore per piscina sta negli ultimi anni diventando un’alternativa sempre più valida ed economicamente vantaggiosa rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali per piscine che prevedono l’utilizzo di caldaie a gas o l’impiego di pannelli solari termici.

 

Grazie al progressivo miglioramento in termini di efficienza oggi la pompa di calore è in grado di retrocedere fino a 8 volte l’energia consumata rendendole di fatto molto vantaggiose, performanti ed adatte a lavorare nelle 4 stagioni.

Questo tipo d’impianti si rivolgono a tutti coloro che vogliono estendere il periodo di utilizzo della loro piscina oltre al canonico periodo estivo (con un buon sistema a pompa di calore è possibile, se le condizioni metereologiche sono favorevoli utilizzare l’impianto sia in primavera che in autunno) o a coloro che dispongono di un impianto indoor per il quale il tema del riscaldamento della piscina è una costante lungo tutto il corso dell’anno.

 

Esistono, come ricordo in questo articolo, diversi metodi, più o meno efficienti ed efficaci  per scaldare l’acqua della piscina; la pompa di calore rappresenta ad oggi uno degli strumenti più efficaci in grado di consentire temperature di balneabilità anche nelle stagioni intermedie.

pompa di calore per piscina
pompa di calore per piscina

Come funziona la pompa di calore per piscine?

Le pompe di calore sfruttano la temperatura dell’area esterna per scaldare l’acqua attraverso un principio simile a quello di un frigorifero che lavora al contrario producendo in questo caso calore anziché freddo. Le pompe di calore sono comunque in grado (verificate sempre tale opzione sul vostro macchinario) di lavorare anche in modo sopporto e quindi in grado di raffrescare l’acqua qual ora fosse troppo calda.

Vediamo da vicino il principio di funzionamento. Attraverso una ventola l’area viene aspirata e condotta all’interno di un elemento chiamato evaporizzatore.

All’interno di questo evaporizzatore circola un liquido refrigerante (R410 A) che assorbe il calore presente nell’aria condensandolo all’interno di uno scambiatore che a sua volta trasferisce questo calore all’acqua.

 

 

Come si misurano le performance della pompa di calore?

Negli ultimi anni il mondo delle pompe di calore ha fatto degli enormi passi avanti arrivando a livelli di performance molto interessanti che l’hanno reso un’opzione molto valida.

Il valore delle performance viene misurato in COP (Coeficiente di prestazione) e di fatto misura il valore in Kw prodotto ogni Kw di energia consumato. Più il valore è alto maggiori sono le prestazioni dell’impianto.

Questa valore dipende principalmente da 2 elementi:

  • la temperatura dell’ambiente esterno e la temperatura della piscina. Maggiore è la temperatura dell’ambiente esterno maggiore è la quantità di calore che la pompa riesce ad estrapolare e riversare nella piscina;
  • la temperatura dell’acqua che si vuole raggiungere. Minore la temperatura della piscina maggiore sarà il coefficiente prestazionale dell’impianto ossa la sua capacità di scaldare l’acqua.

 

Il COP tende a diminuire drasticamente quando la temperatura dell’aria diventa fredda assottigliandosi sempre più con temperature progressivamente più basse.

 

Fino a che temperatura funziona una pompa di calore per piscina?

Solitamente per le pompe di calore tradizionali per piscina il valore limite di temperature di funzionamento è intorno ai 5 gradi. Sotto questa temperatura la macchina perde efficacia ed il COP crolla a 2 per poi azzerarsi.  Sotto questa temperatura è sconsigliato l’utilizzo stesso delle pompe di calore onde evitare di danneggiare il macchinario.

Discorso diverso è quello delle pompe di calore per piscina 4 stagioni che dispongono di una funzione detta di sbrinamento che rende possibile utilizzare la pompa anche con temperature esterne fino a -10 gradi. Ovviamente questo tipo di impianto trova il suo naturale utilizzo nelle piscine indoor che essendo all’interno dell’abitazione possono essere utilizzate nache nel periodo invernale

 

Quanto è rumorosa una pompa di calore?

La tecnologia delle pompe di calore ha fatto enormi passi avanti negli ultimi anni ed i modelli recenti sono decisamente silenziosi e possono essere installati senza arrecare disturbo alcuno. Il livello di rumorosità medio è tra i 30 e i 60 decibel assimilabile a quello dei rumori abituali, come ad esempio una conversazione.

 

 

Di quanto è possibile estendere l’utilizzo di una piscina con la pompa di calore?

Non esiste ovviamente una risposta univoca a questa domanda. La risposta dipende da un insieme di elementi:

  • la temperatura dell’ambiente esterno da cui fondamentalmente la pompa preleva il calore necessario per il proprio funzionamento. Maggiore è la temperatura esterna più efficiente è il sistema. Con il progressivo ingresso nelle stagioni intermedie la capacità di riscaldamento del sistema tenderà inevitabilmente a diminuire e quindi sarà necessario mantenere in funzione il sistema per tempi maggiori.
  • La temperatura dell’acqua è il secondo elemento da prendere in considerazione. Essendo solitamente correlato alla temperatura esterna specie negli impianti all’aperto esso ha un forte impatto sulla possibilità di prolungare o meno la stagione balneare. Più la temperatura dell’acqua si abbassa maggiore sarà l’apporto richiesto alla pompa per integrare la temperatura dell’acqua.

 

Per dare un’indicazione con una pompa di calore è possibile in linea di massima prolungare l’utilizzo della piscina anche nella stagione primaverile e nella stagione autunnale ossia partendo da marzo/aprile fino al mese di ottobre.

 

Quanti litri d’acqua posso scaldare?

Non esiste un lime oggettivo alla quantità che una pompa di calore per piscina possa riscaldare. Esistono impianti per tutte le esigenze con versioni entry level in grado di scaldare pochi metri cubi d’acqua (10/15) sino ad impianti più grandi da utilizzare in contesti professionali.

In base al volume d’acqua sarà il tecnico a consigliare l’impianto adeguato considerando non solo il volume d’acqua ma anche le caratteristiche dell’ambiente in cui la piscina è installata.

 

Quanto costa una pompa di calore per piscina?

La pompa di calore è un sistema molto efficiente di riscaldamento che proprio per questa sua caratteristica è solitamente in grado di “ripagarsi” in pochi anni. Il prezzo per un prodotto entry level base è di poco superiore ai 1000 euro. Ovviamente parliamo di prodotti adatti a contesti con volumi d’acqua scambiati limitati ed impianti con coefficienti di prestazione medi.

Quanta corrente elettrica assorbe un impianto di questo tipo?

Il tema dell’assorbimento di energia elettrica è sicuramente il punto più dolente per questo tipo d’impianti che utilizzano per la generazione del calore proprio la corrente. Per gli impianti più piccoli l’ordine di assorbimento è di circa 1.0/1.5kw per poi salire in modo rapido con l’aumentare delle richieste.

Per gli impianti di piccole dimensioni è quindi possibile collegare questo tipo d’impianto alla rete utilizzata normalmente (va comune previsto un innalzamento della potenza erogata al contatore portandolo almeno a 5/6kw onde evitare distacchi frequenti per sovraccarichi specie se l’utilizzo della pompa di calore è accoppiata ad altri elemento ad elevato assorbimento di corrente.

 

 

Dove va installata la pompa di calore?

La pompa di calore va installata all’esterno in un luogo protetto dagli agenti atmosferici e soprattutto riparato da elementi come fogliame, polvere, sabbia che potrebbero rovinarne il funzionamento. Vanno altresì evitati tutti gli ostacoli che potrebbero limitare il ricircolo d’aria nell’ambiente.

Nel momento di installazione della pompa di calore è bene inoltre scegliere un’area soleggiata al fine di garantire la massima temperatura in entrata dell’impianto e quindi facilitando l’assorbimento di calore da parte del sistema.

 E’ possibile raffreddare l’acqua con una pompa di calore per piscina?

Si, alcuni modelli di fascia alta prevedono questa possibilità che solitamente viene segnalata dalla funzione detta inverpool che appunto gestisce il raffrescamento, utile nei mesi più assolati. Limitare la temperatura dell’acqua limita la proliferazione delle alche e quindi una riduzione dei costi legati ai prodotti chimici normalmente utilizzati per mantenere sotto controllo la qualità dell’acqua.

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